Progetto

GOVPET: Governance in Vocational and Professional Education and Training

I modelli della formazione professionale duale applicati in Svizzera, ma anche in altri paesi europei (per es. in Germania, nei Paesi Bassi, in Austria e in Danimarca), riscontrano un notevole interesse a livello internazionale poiché le nazioni in cui la formazione professionale è per tradizione fortemente radicata denotano un tasso di disoccupazione giovanile relativamente basso e condizioni economiche relativamente stabili. È dunque evidente che altri paesi mostrino interesse per questi sistemi di formazione professionale e si chiedano se e in che modo questi efficaci modelli di formazione possano essere adattati alla loro realtà. Una particolarità della formazione professionale tradizion

Rido / Fotolia

I modelli della formazione professionale duale applicati in Svizzera, ma anche in altri paesi europei (per es. in Germania, nei Paesi Bassi, in Austria e in Danimarca), riscontrano un notevole interesse a livello internazionale poiché le nazioni in cui la formazione professionale è per tradizione fortemente radicata denotano un tasso di disoccupazione giovanile relativamente basso e condizioni economiche relativamente stabili. È dunque evidente che altri paesi mostrino interesse per questi sistemi di formazione professionale e si chiedano se e in che modo questi efficaci modelli di formazione possano essere adattati alla loro realtà. Una particolarità della formazione professionale tradizionale svizzera è data dalla cooperazione tra aziende, scuole, autorità statali e cantonali, ecc., che accompagnano i processi di coordinamento tra gli organi ufficiali e gli apprendisti, l’organizzazione amministrativa, il finanziamento e quant’altro. È quindi necessario riuscire a convincere regolarmente gli attori privati dell’importanza di questa collaborazione così vantaggiosa sul piano sociale.

Affinché la cooperazione tra gli attori possa riuscire, ci vogliono strategie efficaci. Non sono tuttavia ancora state svolte ricerche approfondite per determinare di quali strategie si tratti e come funzionino esattamente. A questo proposito, la leading house Governance in Vocational and Professional Education and Training (GOVPET) ha analizzato due temi di ricerca centrali: 1. Come si attua la collaborazione decentralizzata tra gli attori nonostante le eventuali difficoltà e che ruolo rivestono la gestione pubblica e la politica in materia di formazione in relazione all’impegno degli attori privati? 2. E, secondariamente, in che modo è possibile convincere gli attori privati ad assumersi delle responsabilità anche negli ambiti in cui i vantaggi non sono immediati (per es. la formazione di forze lavoro qualificate per la propria azienda), come potrebbe essere il caso quando si assumono giovani meno dotati.

Entrambi i temi di ricerca vengono analizzati nel contesto di otto progetti in seno alla leading house GOVPET, che è presente in quattro sedi, ovvero: all’Università di San Gallo, sotto la direzione del Prof. Dr. Patrick Emmenegger, all’Università di Colonia, sotto la responsabilità della Prof. Dr. Christine Trampusch, all’Università di Losanna, sotto il Prof. Dr. Giuliano Bonoli e presso l’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale EHB IFFP IUFFP a Zollikofen, sotto la guida della Prof. Dr. Carmen Baumeler.

La sede di Zollikofen era impegnata nel progetto «Sectoral differences in decentralised cooperation», e si occupava del modo in cui le organizzazioni professionali del mondo del lavoro assumono le loro responsabilità in relazione all’implementazione di programmi e contenuti di formazione nel loro campo d’attività professionale. L’attenzione era concentrata soprattutto sull’eterogeneità (per es. riguardo alle dimensioni, alle tradizioni di formazione, ecc.) delle varie oml. Lo studio era focalizzato sulla storia delle istituzioni scelte, sulla loro struttura, sulle associazioni e sulle risorse finanziarie in prospettiva delle differenze per quanto riguarda l’efficacia delle cooperazioni tra i vari settori economici.

Metodo

Empirico-qualitativo, rilevamento proprio di dati, interviste semistrutturate

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