Tutela dell’integrità personale

Presso la SUFFP ci impegniamo per la dignità e la tutela dell’integrità personale di tutta la comunità della Scuola universitaria. Lavorare e studiare presuppone un clima di fiducia, in cui tutte le persone si sentano sicure e rispettate. Il rispetto reciproco è una condizione fondamentale per una cultura universitaria aperta.

Sexual Harassment Awareness Day
Universities Against Harassment

La molestia sessuale, il sessismo, il razzismo o il mobbing non sono tollerati presso la SUFFP. Proteggiamo le persone che formano la comunità della Scuola universitaria dagli abusi, esaminando rigorosamente ogni singolo caso. Un eventuale comportamento abusivo va segnalato al Servizio giuridico.

Cosa si intende per molestia sessuale?

È considerata molestia sessuale qualsiasi atto a connotazione sessuale che risulta denigrante e indesiderato, in cui vengono superati e non rispettati i limiti personali della persona coinvolta. La molestia sessuale è unilaterale e può essere attuata tramite parole, gesti o atti. I tentativi di approccio possono anche essere accompagnati da promesse di vantaggi o minacce di ritorsioni.
Per giudicare se il comportamento osservato rappresenti un caso di molestia sessuale esiste una regola semplice: determinante non è l’intenzione della persona da cui partono le molestie, bensì il modo in cui il suo comportamento è recepito dalla persona a cui sono indirizzate.

Come distinguere un flirt da una molestia sessuale?

Un flirt segue uno sviluppo reciproco, desiderato da entrambe le parti. È costruttivo e accresce l’autostima. Le molestie sessuali, per contro, sono avances unilaterali e indesiderate dalla persona a cui sono rivolte. Sono denigranti e minano l’autostima. Un flirt rispetta i confini personali mentre la molestia sessuale li lede (cfr. UFU: Difendersi dalle molestie sessuali sul posto di lavoro).

Cosa si intende per mobbing?

Il mobbing è una forma di violazione dell’integrità personale. Descrive un comportamento sistematico che si protrae nel tempo verso altre persone, che implica ostilità, atti vessatori o discriminazioni. L’obiettivo è sempre quello di emarginare la vittima. Alcuni esempi: umiliazioni, rifiuto di contatto, non fornire informazioni o critica ingiustificata.

È importante fermare il prima possibile gli atti di mobbing. Occorre fissare i limiti parlandone con la persona interessata comunicandole chiaramente che il suo comportamento non sarà più accettato. Anche se può essere molto difficile e imbarazzante consigliamo di confidarsi tempestivamente con qualcuno o di rivolgersi al Servizio giuridico, qualora aveste anche solo il sospetto di essere vittima di mobbing. Poiché il mobbing è un comportamento ripetitivo che si protrae nel tempo, consigliamo di documentare le azioni subite.