«skilled» sul tema sostenibilità

L’edizione di autunno della rivista SUFFP «skilled» è dedicata alle possibilità di integrazione dei temi legati alla sostenibilità nella formazione professionale. Dimostra anche la sempre maggiore importanza che riveste la sostenibilità nella quotidianità lavorativa.

SUFFP / Liv Hägeli

Bottiglie con vuoto a rendere piuttosto che bottiglie PET, acqua piovana per lo sciacquone o ricevute che si stampano solo su richiesta: questi tre esempi trattati nella nuova edizione della rivista «skilled» dimostrano la creatività delle persone in formazione, quando sono confrontate a questioni legate alla sostenibilità.

In tutti i luoghi di formazione si possono promuovere competenze sul tema della sostenibilità, come esposto nell’articolo introduttivo della rivista. Anche una t-shirt può essere un buon punto di partenza per tutto quanto è possibile approfondire in classe. Leggete la nostra rubrica «Per la pratica».

In quanto scuola o azienda, la cosa migliore è fungere da esempio per ciò che si intende trasmettere in materia di sostenibilità. Il formatore Marcel Löhrer lo fa da tempo presso la Ernst Schweizer AG. «Tanto dipende da noi formatori e formatrici, noi siamo gli esempi», afferma convinto.

Grazie a nuovi strumenti di analisi della Confederazione è più facile riconoscere i diversi aspetti delle professioni legati alla sostenibilità e tenerne conto nel processo di sviluppo delle professioni. Con la tendenza verso una maggiore sostenibilità cambiano anche svariati ambiti professionali. Che cosa implica ad esempio, se in futuro circoleranno più camion a idrogeno? Un tema che la SUFFP sta analizzando.

Nel suo tirocinio di perito riciclatore, Alex Zenger è confrontato ogni giorno alla tematica della sostenibilità. «Recuperare materie prime diventa sempre più importante», dichiara il giovane apprendista. Occorre imparare come affrontare questo tema in modo corretto. Nella sua professione, i pericoli stanno in agguato ovunque.

Leggere «skilled» 2/21 con un lettore digitale (ereader)