Corona accelera la digitalizzazione

Occhio con chip a specchio nella pupilla
SUFFP/Gabriel Monnet

La pandemia di Covid 19 ha avuto conseguenze di vasta portata per lo IUFFP. Come altre scuole universitarie svizzere, lo IUFFP ha dovuto cancellare i corsi in presenza a partire dal 16 marzo. Gli studenti e i e le partecipanti ai corsi sono stati rapidamente informati attraverso vari canali su cancellazioni, rinvii, date e modalità. Grazie al grande impegno dei e delle docenti e del team IT, il passaggio alla formazione a distanza ha funzionato relativamente bene per il corso studentesco; ci si è resi conto che la pandemia non è stata tanto un fattore scatenante, quanto piuttosto un acceleratore per la digitalizzazione. Così, lo IUFFP ha offerto corsi online per gli strumenti e le competenze necessari come pure nell’ambito delle competenze di accompagnamento della trasformazione digitale già da tempo disponibili.

Lo IUFFP non si è quindi fatto sorprendere dall'insegnamento digitale, ma il brusco passaggio alla formazione a distanza e all'uso diffuso delle tecnologie digitali sono stati particolarmente impegnativi per il corpo docente che ha giudicato la mancanza di contatto personale con gli studenti come una carenza dell'insegnamento a distanza. Inoltre, a sua detta, è risultato più difficile l’accompagnamento delle persone in formazione, così come il supporto all'apprendimento auto-diretto e agli esami.

Dopo l’avvio del semestre autunnale di nuovo con l’insegnamento in presenza, la seconda ondata della pandemia ha costretto nuovamente all'insegnamento a distanza. Grazie all'esperienza acquisita in primavera, le persone interessate sono state in grado di gestire la situazione in modo innovativo e quasi fosse una routine: molti docenti hanno sviluppato e applicato nuove forme di insegnamento a distanza. L'esperienza ha dimostrato che soprattutto la combinazione di diversi metodi e media (digitali) dovrebbe potersi rivelare quale grande potenziale per il futuro. La sfida è di assicurare che i nuovi formati didattici non rafforzino le disuguaglianze esistenti tra gli studenti, ma tendano a ridurle. Nel complesso, quindi, la pandemia ha conferito alla trasformazione digitale, comunque già auspicata, una dinamica che probabilmente avrà conseguenze durature.