Progetto

Observal-Net

Observal-Net è stato concepito per valorizzare e sfruttare i risultati raccolti nel quadro dell’Osservatorio. Il progetto s’inscrive nell’attività «cooperazione politica e innovazione nel settore dell’apprendimento permanente» (KA1 Policy cooperation and innovation in Lifelong Learning) del programma trasversale facente parte del programma d’azione dell’Unione europea nel campo dell’apprendimento permanente (Lifelong Learning Programme, LLP).

Rido / Fotolia

Il progetto Observal-Net (www.observal-net.eu) segue la scia di Leonardo-Observal (2007-2010), al quale lo IUFFP ha partecipato in veste di partner silenzioso e che si è concluso con la creazione di un Osservatorio europeo nel campo del riconoscimento e della validazione degli apprendimenti non formali e informali (qui di seguito RVA) (www.observal.org).

Gli scopi perseguiti con Observal-Net sono i seguenti:

  • creare delle reti trasversali in grado di sviluppare modelli nazionali e transnazionali basati sulle buone pratiche in materia di RVA. A tal fine, sono stati costituiti tre gruppi tematici (composti di gruppi di esperti trasversali): il primo riguarda i fattori di successo nell’implementazione del RVA negli ambiti professionali (work-based competences); il secondo la definizione del profilo di competenze che devono possedere i professionisti del RVA (VNIL profession); e il terzo il ruolo svolto dalle iniziative locali nell’appoggiare il RVA e le strategie finalizzate a integrare tali iniziative (bottom up).
  • Sviluppare modelli coerenti, completi e flessibili per le prassi e raccomandazioni in materia di RVA, prendendo le mosse da un’analisi comparativa degli esempi di buone pratiche forniti dai paesi europei.
  • Integrare queste prassi attraverso uno sviluppo strategico e l’elaborazione di politiche nazionali e regionali in materia di RVA, per esempio costituendo un gruppo di decisori per condividere tra pari a livello politico le strategie in materia di RVA.

Concretamente, nel quadro dell’Observal-Net, lo IUFFP è responsabile del gruppo tematico bottom up e si concentrerà soprattutto sulle attività riportate qui di seguito.

1. Sviluppare una rete nazionale sul RVA 

  • Cartografare la rete di partner che condividono un interesse per il RVA.
  • Organizzare due forum in cui riunire un certo numero di questi partner per discutere di un tema specifico. Il primo forum, previsto per settembre 2012, sarà incentrato sulla questione delpassaggio dalle norme teoriche all’applicazione pratica e viceversa. I forum saranno occasione di scambi e dibattiti, in particolare sulle buone pratiche.
  • Sviluppare piani d’azione nazionali per la durata del progetto (obiettivi generali per lo sviluppo e l’implementazione del RVA in Svizzera).
  • Creare consenso nazionale tra i partner. 

2. Estendere la base delle conoscenze in RVA

  • Codificare gli studi dei casi recensiti sul sito dell’Osservatorio che corrispondono ai criteri definiti con il gruppo tematico bottom up.
  • Identificare le migliori pratiche e stilarne un elenco partendo dai dati raccolti dall’Osservatorio.
  • Utilizzare una o più buone pratiche come spunto per la discussione nei forum.
  • Alimentare la base di conoscenze con nuovi studi di casi, con materiale multimediale o documenti aventi valore legale.
  • Redigere/aggiornare i rapporti nazionali sullo stato d’avanzamento del RVA. 

 3. Attività trasversali

  • Identificare i criteri che definiscono l’approccio bottom up.
  • Analizzare gli studi dei casi basati su un approccio bottom up.
  • Redigere una relazione specialistica sulla tematica.