Progetto

Coaching: un’innovazione del mondo del lavoro e la sua valenza nel contesto della scuola professionale

Il coaching non è un metodo prettamente didattico bensì un’innovazione del mondo del lavoro. Nel contesto della formazione (professionale), il termine è sempre più utilizzato ma anche discusso in modo controverso.

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Il coaching viene utilizzato nelle aziende nella formazione di apprendiste e apprendisti, nella formazione continua, nonché a supporto del management. Nel contesto della scuola (professionale), il termine coaching viene impiegato in relazione a concetti di apprendimento che si orientano a idee di informazione e a una concezione dell’apprendimento costruttivista. In tal senso è fondamentale l’aspettativa secondo cui le formatrici e i formatori (professionali) debbano essere meno docenti nel senso tradizionale ma piuttosto sostenitori e sostenitrici che pongono la responsabilità dell’apprendimento dalla parte delle apprendiste e degli apprendisti, sostenendoli (come coach) nell’apprendimento auto-organizzato. Nel progetto di dottorato sono state indagate le nuove aspettative dei ruoli nei confronti dei e delle docenti e dell’approccio al coaching nel contesto della scuola professionale.

 

Supervisore della tesi di dottorato:

Metodo

Nell’ambito di tre casi di studio esplorativi si è indagato il coaching nel supporto all’apprendimento professionale in azienda. Sulla base dei risultati è stato discusso in merito a un possibile impiego del coaching nella scuola professionale. In una fase successiva è stata analizzata l’interpretazione del coaching di docenti della scuola professionale, mediante 10 interviste narrative.

Risultati
  • I concetti di coaching nelle aziende e nelle scuole professionali sono molto diversi, ma in generale mirano a promuovere l’auto-organizzazione dell’apprendimento professionale, il cui sviluppo è considerato importante nel mondo del lavoro contemporaneo. Dato che nel coaching il focus è posto sull’apprendimento professionale e non sullo sviluppo dell’intera personalità, esso può essere classificato come coaching di apprendimento.  
  • I ruoli del o della docente e del o della coach non possono essere equiparati. Tra le differenze, ad esempio, tra i compiti del o della docente si annoverano l’istruzione, la gestione nonché la valutazione delle performance, compiti che però non sono di competenza dei e delle coach. Un’ulteriore differenza è che il o la docente organizza l’ambiente di apprendimento in cui le persone in formazione imparano, il o la coach invece promuove fondamentalmente la riflessione di esperienze fatte dalle persone in formazione in altri contesti .
  • Il ruolo del o della docente e il ruolo del o della coach (di apprendimento) si sovrappongono per quanto riguarda le caratteristiche centrali ossia la promozione dell’apprendimento auto-organizzato. Pertanto, per i e le docenti delle scuole professionali può essere utile confrontarsi con caratteristiche e sfaccettature dei processi di coaching.
  • Nelle attuazioni analizzate, in molti casi si evince una suddivisione temporale del ruolo dei e delle docenti della scuola professionale. In alcune fasi dell’insegnamento il e la docente sono istruttori e istruttrici in altre sono coach (dell’apprendimento). Talvolta si verifica anche una suddivisione personale del ruolo del docente in un ruolo istruttivo/valutativo (istruttore-trice) e un ruolo di accompagnatore-trice (coach). Una suddivisione personale ha il vantaggio di evitare un sovraccarico del ruolo del o della docente.  
Presentazioni