Progetto

I-VET - Fostering intercultural competences of VET teachers and trainers (Promozione delle competenze interculturali dei responsabili della formazione professionale)

Lo scopo del progetto I-VET è di rafforzare le competenze di gestione delle dinamiche interculturali delle e dei responsabili della formazione professionale.

Rido / Fotolia

Il progetto intende promuovere strategie per il superamento dei processi di marginalizzazione di giovani e adulti migranti, che rischiano di essere esclusi dall’accesso alla formazione. Inoltre I-VET incoraggia una riflessione sui vantaggi concreti derivati da una gestione attenta dell’incontro interculturale, sul piano sociale, educativo e anche economico.Il progetto I-VET intende sviluppare un modello di apprendimento per formatori. Questo modello si basa sui risultati di un progetto sviluppato in precedenza da un consorzio di sei istituti d’istruzione superiore europei) nel quadro di un programma intensivo ERASMUS intitolato “Interdisciplinary Course of Intercultural Competences (ICIC)”. Nel progetto ICIC lo IUFFP ha avuto un ruolo per la valutazione del modello formativo. Nel quadro di ICIC si sono sperimentate diverse forme didattiche: l’apprendimento tramite l’esperienza, le pratiche riflessive, i contributi specialistici, l’incontro di testimoni, la visita di luoghi, istituzioni e quartieri, la rielaborazione scritta e il confronto a distanza e in presenza. Questa modalità, utile alla costruzione di competenze professionali, viene ripresa da I-VET con momenti preparatori a distanza (e-learning) e una fase intensiva, con una scuola estiva. Questo modello di insegnamento ha l’obiettivo di aumentare le competenze professionali di formatrici, formatori e insegnanti che operano in contesti scolastici caratterizzati da una presenza interculturale.Il metodo di realizzazione del progetto utilizza dunque l’approccio della “didattica esperienziale”.

Il trasferimento da ICIC a I-VET si avvale di specifici strumenti, che rappresentano altrettanti prodotti del progetto:

  • Linee Guida per la strutturazione dei contenuti e per la pianificazione delle attività a distanza e delle scuole estive;
  • Piattaforma per la formazione interculturale, intesa come “laboratorio” che permette la costante partecipazione degli attori e dei partner nella produzione di documenti;
  • Ambiente di condivisione sociale a distanza (social network), per favorire lo scambio di opinioni, in un ambiente virtuale;
  • Workshop formativo e edizione pilota della scuola estiva sulla formazione all’interculturalità;
  • Modello dell’esperienza, per permettere la riproduzione adattata della strategia formativa;
  • Testo di raccolta analitica scientifica dei risultati.

Il valore aggiunto europeo è individuabile su un primo versante dalla qualità della rete partenariale transnazionale e dall’apporto di competenza dei partner. Particolare rilevanza per la rete europea è il trasferimento di competenza, che si realizzerà attraverso l’esperienza prevista nel 2013 in Svizzera. Su un secondo versante il valore aggiunto del modello è assicurato dall'integrazione tra Piattaforma virtuale e Scuola estiva, permettendo una continuità dei lavori nella distanza e tra gli enti europei coinvolti.

Metodo

I risultati delle diverse fasi (work package) del progetto sono validati durante gli incontri transnazionali e un comitato di pilotaggio assicura il monitoraggio della qualità dei risultati e la coerenza dell’avanzamento dei lavori.

Il metodo di valutazione considera elementi oggettivi quali l’analisi dei flussi di partecipazione e di permanenza nella piattaforma virtuale, la partecipazione alle sessioni in presenza (Scuola estiva) e le modalità di relazione costruttiva dei partner. Il modello di valutazione dell’efficacia formativa intende investigare il grado di soddisfazione degli utenti verso il programma intensivo e ciò in considerazione degli ambiti: a) conoscitivo, b) relazionale, c) organizzativo.