Processi d’integrazione e d’esclusione

Se si osservano i «Processi d’integrazione e d’esclusione», il campo di ricerca si interroga sui punti ciechi del sistema della formazione professionale dal punto di vista delle attrici e degli attori coinvolti. Gli studi si focalizzano in particolare sui rischi di abbandono, di disaffezione o di discriminazione. Queste tematiche sono messe in luce partendo da una prospettiva sociologica e principalmente qualitativa. I risultati offrono ai e alle partner spunti che permettano loro di migliorare costantemente il sistema.

Ausbilder mit seinen Azubis
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L’obiettivo del campo 2.1 è quello di documentare l’inserimento nel sistema della formazione professionale a partire da studi sulle interruzioni di contratti di tirocinio, e sui rispettivi percorsi intrapresi successivamente, all’interno dei vari cicli (CFP, AFC). In un’ottica più globale, il campo 2.1 mira anche a studiare il processo di transizione scuola-lavoro nell’ambito del sistema della formazione duale. A tal fine, gli studi svolti in questo campo si concentrano su diversi attori e attrici del sistema, in particolare su coloro la cui voce è meno ascoltata, che si tratti di apprendiste e apprendisti che hanno terminato il loro contratto, di giovani che si formano in settori che presentano un basso livello di esigenze o di formatori e formatrici in azienda.

Adottando una prospettiva di sociologia critica, esaminiamo i limiti insiti al sistema stesso (tensione fra logica produttiva e logica formativa) e quelli dovuti ai cambiamenti del lavoro, strettamente legati alla formazione professionale, in particolare a quella dispensata nelle aziende. In tale contesto ci interessano inoltre le traiettorie delle persone, le questioni legate alla salute sul lavoro, al riconoscimento o, al contrario, alla stigmatizzazione (professione, settore).